domenica 23 marzo 2014

NATURA. IN LIGURIA I MUSTANG DELL’AVETO VIVONO COME 3.000 ANNI FA


 
Molto più vicino del West americano, senza paragoni con un viaggio in Mongolia, a pochi chilometri dalla costa ligure, l’Appennino riserva uno spettacolo naturalistico senza pari in Italia. Siamo in Val d’Aveto, al confine fra le province di Genova e Piacenza. Un branco di alcune decine di cavalli, forse quaranta, vive allo stato brado, 365 giorni all'anno senza interagire con l'uomo. Sono esemplari in gran parte di sangue bardigiano, come testimoniano la corporatura massiccia, l'indole frugale, il mantello baio, coda e criniera folte. I cavalli della Val d’Aveto vivono in perfetta comunione con la natura. Il loro comportamento brado è assimilabile a quello dei mustang americani e dei cavalli della Mongolia interna.
Per incrementare l'interesse nei loro confronti e del territorio in cui vivono, nel 2012, è nato Progetto horsewatching, con il patrocinio del WWF Italia e del parco dell'Aveto. Se ne occupa “Un cavallo per amico” onlus che propone escursioni a piedi, di una giornata, condotte da esperti naturalistico-ambientali e del comportamento equino.
Come avviarsi sulle tracce dei cavalli selvaggi in questo territorio di grande bellezza? “Un'opportunità c’è – spiega Paola Marinari vicepresidente dell’associazione - per osservare e studiare il comportamento, la socialità, i cicli vitali dei cavalli in natura. Noi siamo a disposizione per fornire ogni informazione. Le nuove generazioni non hanno mai interagito con l'uomo e sono un vero patrimonio naturalistico, unico in Italia”.

Sono previste anche giornate dedicate ai più piccoli, con animatori esperti e gustose merende a base di prodotti locali. Gli appassionati di equitazione potranno fruire di escursioni a cavallo, anche di più giorni, lungo percorsi nel parco, sulle tracce dei bardigiani dell’Aveto, con accompagnatori qualificati, sia con cavalli propri che dei centri della zona.
La Val d’Aveto offre ottimi servizi ricettivi e sistemazioni più spartane. Sarà possibile trascorre piacevoli serate intorno al fuoco. I meno avventurosi si possono rivolgere al Consorzio dell'ospitalità diffusa del parco dell'Aveto, che grazie ad un tour operator locale, offre pacchetti turistici dedicati all'horsewatching e al turismo equestre in cui la buona cucina, la storia, le eccellenze naturalistiche e l'ospitalità della Valle accoglieranno gli ospiti con proposte gustose ed originali.

I cavalli dell’Aveto fanno manutenzione continua al territorio, impediscono ad erbe infestanti, come il nardo che i bovini non mangiano, di riprodursi. Mantengono un ecosistema ottimale a salvaguardia della piccola fauna selvatica. Infatti, alcuni parchi italiani hanno acquisto, grazie a progetti finanziati dall'UE, cavalli da immettere nel loro territorio con questo scopo.
Sfruttando esperienze di altri – affermano gli esperti di Un cavallo per amico – e ricorrendo a progetti finanziabili, si possono mettere a punto strategie allevatoriali, turistiche e di gestione interessanti ed utili per tutti: cavalli, allevatori, coltivatori e appassionati”.
Chi è interessato può scrivere a: uncavalloperamico@icloud.comhttps://www.facebook.com/pages/I-Cavalli-Selvaggi-dellAveto-Wild-Horse-Watching/262446640599154?ref=hl

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