giovedì 20 marzo 2014

SPORT. HOCKEY: IL PROFUMO D’ERBA TAGLIATA E FASCINO DEL BASTONE DI LEGNO


I suoi appassionati lo considerano il gioco di campo più antico al mondo. Le sue origini affondano nell'antichità. Documenti storici dimostrano che si diffuse in epoche più o meno contemporanee in tutti i continenti. Stiamo parlando dell’hockey su prato. Come lo hanno conosciuto gli sportivi per oltre 100 anni. Dal 1870 al 1976.
Nacque da giocatori di cricket amanti del calcio, che recuperarono le antiche tradizioni britanniche. Si sviluppò su campi di erba perfettamente rasata di 100x60 yard dove si affrontavano, senza cambi, due squadre di 11 giocatori con un portiere ciascuno, protetto da gambali e guantoni. I bastoni erano di legno con la parte terminale ricurva, che negli anni si accorciò sempre più. La pallina era simile a quella del cricket.

Una forma rudimentale di hockey fu giocata in Egitto già 4000 anni fa e in Etiopia mille anni dopo. Anche la Persia, l’attuale Iran, si candida alla primogenitura dell’hockey. In Mongolia i Daur hanno giocato per oltre mille anni, in contemporanea con l’hurling irlandese, a beikou. In Australia occidentale, non si sa da quando i Noongar giocassero a dumbung con bastoni piegati usati per colpire una palla fatta di linfa essiccata di pero. Le testimonianze più certe arrivano dall’Europa. Molti musei offrono la prova che un gioco con bastoni e pallina era praticato da greci e romani. Come in America parecchi secoli prima dello sbarco del genovese Cristoforo Colombo gli atzechi giocavano una forma di hockey. Tra l’Egitto e il Messico le piramidi non sono l’unico strano parallelismo.
La storia moderna dell’hockey nasce in Inghilterra nella metà del XVIII secolo, soprattutto nel mondo scolastico. L’anno di nascita dell’hockey è il 1870. Membri del Teddington cricket club danno vita ai primi rudimenti regolamentari, che nel 1886, assieme ad altri sei club, portano alla nascita dell’Hockey Assiociation.

Alla quarta olimpiade, nel 1908 a Londra l’hockey fa la sua prima apparizione, che bisserà la presenza nel 1920 ad Anversa e poi ancora nella nona olimpiade ad Amsterdam 1928. Da qui non uscirà più facendone con il calcio, lo sport di squadra da campo con più presenze olimpiche. Perché dal 1980 è entrato nel programma anche l’hockey femminile.
Oggi l’hockey è giocato in 127 paesi, non tutti sovrani, nei cinque continenti. Come diffusione è secondo solo al calcio, anche se non raggiunge la popolarità di baseball, rugby e cricket, che sono invece sport nazionali in molti stati. La federazione internazionale, che quest’anno festeggia i suoi 90 anni, nacque a Parigi per iniziativa del francese Paul Léautey. Fu la reazione all’esclusione dell’hockey dal programma dei giochi parigini del 1924.
Sette federazioni formarono il primo organo di governo internazionale della “Fédération Internationale de Hockey sur Gazon”. I membri fondatori furono: Austria, Belgio, Cecoslovacchia, Francia, Spagna, Svizzera e Ungheria.
Nel 1927, nacque la Federazione internazionale femminili (IFWHA) ad opera di: Australia, Danimarca, Galles, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Stati Uniti e Sud Africa. Le due organizzazioni si sono riunite nel 1982 per formare la FIH.


L'India (1928) è stato il primo paese non europeo. Questo spiega il lungo dominio indiano ai giochi, interrotto solo a Roma 1960 dal Pakistan, sino al 1964. L’avvento del sintetico, a Montreal 1976, ha spezzato definitivamente il dominio asiatico.

Ma questa non solo è un’altra storia. È un altro sport

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