mercoledì 9 settembre 2015

CONQUISTA IL TUO PUBBLICO: TEMPI E SPAZIO LE CHIAVI DEL SUCCESSO


Dieci consigli da un ex balbuziente per un public speaking efficace.

Sappi cosa dire
1- Parla di quello che sai. Prepara una scaletta essenziale: mnemonica o con foglietti per ogni punto che intendi affrontare

Ricorda che la partenza è la chiave del successo …
2- Scegli gli occhi di un interlocutore fra la folla. Poi passerai agli altri. Rendili protagonisti
3- La prima frase per fare centro deve colpire il tuo bersaglio in modo semplice. Senza piaggeria
4- Calca i primi suoni. Come se li volessi inculcare nella fronte degli astanti.

… ma è la persistenza che lo consolida
5- Usa la stessa cura con cui hai preparato la prima frase, per la seconda, la terza e così via. Anche la terza merita la medaglia d’oro, non solo il podio. L’ottava che dici non dev’essere una finalista, ma la frase vincente!

Impara che il tempo può essere fermato …
6- Non avere fretta. Scandisci ogni singolo fonema. Arrampicati sulle consonanti e stappa le vocali quando vuoi sottolineare un concetto. È come usare il grassetto o il sottolineato quando scrivi.
7- Le pause amplificano l’attesa. Creano suspense. Danno ritmo alla sincope. Mantieni, però, il contatto visivo e fisico con il tuo pubblico anche nei silenzi.

… ma il tempo dev’essere breve per mantenere alta l’attenzione
8- Evita giri di parole. Non usare esempi se non indispensabili. Ricorda che il soggetto non è chi parla ma chi ascolta, percepisci i suoi segnali di stanchezza o peggio di insofferenza. Elimina gli avverbi, limita gli aggettivi. Riduci all’essenziale le parole di ogni frase.

Conquista, dopo il tempo, lo spazio: è vitale!
9- Occupa ogni angolo, anche il più remoto, dell’ambiente. Usa il corpo, lo sguardo per portare non solo parole, ma empatia, per creare una relazione fisica con chi ti ascolta. Interagisci con loro: domande retoriche, ammiccamenti, ordini perentori. Decidi cosa, ma fallo.

Memorizza i punti focali della comunicazione
10- Tu sei l’emittente, chi comunica, il destinatario del messaggio – cosa vuoi dire – è il tuo pubblico. E siamo a tre. La parola, il linguaggio paraverbale (il tono di voce, il timbro, il ritmo) e non verbale ossia quello corporeo sono il canale attraverso il quale scorre il messaggio da te al destinatario. Il quinto punto è il codice che scegli. Nel caso del discorso la lingua: italiana se ti rivolgi ad un contesto nazionale, inglese o altra se l’ambito è straniero. Per parlare la devi conoscere, per conoscerla ti consiglio di leggere.

http://www.ibs.it/code/9788868545451/sirigu-renato/balbuzie?-grazie-una.html