sabato 13 luglio 2013

SPORT. IL CALCIO DEL BARCELLONA È FIGLIO DELL’HOCKEY


 
 


Una partita 11 contro 11 su un terreno sintetico, con due arbitri in campo, le sostituzioni volanti e senza limiti di entrata e uscita, le rimesse laterali fatte non più con le mani, tutti i tiri liberi corner compreso (rigore escluso) che si possono eseguire con l’autopassaggio vi sembra calcio? I più attenti diranno: no è hockey su prato. Invece no è proprio calcio. Ad Amsterdam si è svolto un torneo sperimentale fra tre squadre minori (DVVA, Noordwijk e Swift) che hanno applicato una serie di nuove regole che nell’hockey sono ormai approdate da anni.

Manca solo la prova tv (che nell’hockey a livello internazionale è obbligatoria) e la cancellazione del fuori gioco perché il percorso di innovazione fra i due sport sia identico. Il calcio però a differenza del cugino con i bastoni è molto più conservatore. Prova, riprova e poi tende a rimanere lo stesso. La sua formula è comunque vincente. L’hockey invece è un tourbillon di cambiamenti, ma la sua popolarità resta confinata in ambiti limitati.

Però non tutti sanno che i grandi cambiamenti tecnico-tattico-atletici derivati dal calcio totale inventato dall’Ajax di Crujff, Neeskens e dal Feyenoord di Israel e van Hanegem negli anni Settanta nascono dall’osservazione delle tecniche dell’hockey, del gioco palla a terra, del portiere che partecipa all’azione, del grande movimento senza palla e dall’alternanza della marcatura zona-uomo. Gli olandesi del calcio poi hanno portato questa loro esperienza al FC Barcelona, dove esiste una sezione hockey, e trovando nel settore tecnico della “cantera” un profeta dell’hockey come il tedesco Horst Wein e come head coach lo zio di un internazionale di hockey, van Gaal, hanno completato l’hockeizzazione del calcio.

Oggi, gli sportivi di tutto il mondo che ammirano il tica-tica del “Barca” o le prodezze della nazionale spagnola non sanno che quei movimenti che avrebbero sprofondato nello sconforto Meazza, Piola, Alfredo Di Stefano, Pelè, Bobby Charlton, Uwe Seeler insomma tutti i grandi campioni del passato nascono del cuginetto povero del calcio: l’hockey su prato.

Tant’è però in Olanda culla dell’innovazione calcistica il calcio, di nascosto, spia ancora l’hockey e le sue novità.

venerdì 12 luglio 2013





INFORMAZIONE. PUTIN RISPOLVERA LA MACCHINA PER SCRIVERE


 

Mr. Remington e il cav. Olivetti da lassù si fanno un bella risata. I signori delle macchine per scrivere del XX secolo si stanno prendendo la loro rivincita. Il servizio delle guardie federali (Fso), che tutela la sicurezza delle più alte personalità della Russia, ha bandito una gara per 20 macchine da scrivere, per un totale di 486.000 rubli (11.600 euro), lo scrive il quotidiano Izvestia.

La diffusione dei cable diplomatici da parte di Wikileaks e le ultime rivelazioni di Snowden sul Datagate - il grande fratello americano - spiega una fonte al quotidiano, "hanno spinto la decisione di ampliare l'uso delle macchine per scrivere per stampare i documenti segreti". L'Fso non commenta, ma non smentisce.

Lo fa il deputato Nikolai Kovaliov, ex capo dei servizi segreti (Fsb): "Dal punto di vista della sicurezza, ogni mezzo di collegamento elettronico è vulnerabile: da un pc si può prendere qualsiasi informazione perché non esiste alcun modo per garantirne al 100% la protezione.
 
 

Le macchine per scrivere in Russia, secondo gli esperti di intelligence, non sono mai andate in pensione. Si usano in alcuni ministeri, nelle emergenze. Come i rapporti destinati al ministro della difesa e presidente Putin. Ogni macchina ha la sua scrittura particolare ed è individuabile tramite una perizia, mentre i mezzi elettronici sono impersonali.

Il pc, e soprattutto internet, hanno introdotto e consolidato il principio della conoscenza condivisa. Ampliando il concetto di conoscenza, che - dall’oralità, alla scrittura, alla stampa - nel corso di 5 mila anni, ha fatto progredire la civiltà. Adesso si sente il bisogno di tornare alla privacy, quella vera. La riservatezza.

Io, però, intanto lo pubblico sulla rete!