Sono 105.000 i cristiani uccisi nel 2012 a causa della loro fede. Lo dice il centro di statistica religiosa fondato da David Barrett, negli Stati Uniti. Michel Hrynchyshyn presidente, sino alla sua morte nel novembre 2012, della pontificia commissione per i nuovi martiri ricordò come: “il XX secolo ha prodotto il doppio delle vittime cristiane, rispetto a quanti ne sono stati uccisi nei diciannove secoli precedenti”. Non solo cattolici, ma protestanti, evangelici, ortodossi, copti in Egitto, caldei in Iraq e così via in un crescendo che per numeri, semmai questa contabilità ha un senso, supera di molto le vittime della Shoah.
Le persecuzioni e i massacri sono all’ordine del giorno in Nigeria, in Sudan – dove per anni è infuriata una guerra contro i cristiani del Dasfour, che ha portato alla divisione in due stati – ma anche in Somalia, in Kenya e nei paesi mediterranei del nord Africa. Malgrado la presenza secolare di comunità cristiane, tollerate e anche protette in passato, oggi nei paesi islamici il fondamentalismo scaccia quelli che sono considerati dittatori – come lo furono Sadat in Iraq, Moubarak in Egitto e oggi Bashar al Assad in Siria – ma che come eredi del nazionalsocialismo baatista avevano protetto i cristiani.
I massacri sono all’ordine del giorno anche in Oriente. Nello stato indiano dell’Orissa, a Timor in Indonesia, a Mindanao nelle Filippine. Casi isolati, ma di grande impatto mediatico accadono in Pakistan. E qui la responsabilità è del fondamentalismo islamico. Per fortuna i regimi comunisti ormai al lumicino – salvo la Corea del nord – non sono più come in passato autori di grandi crimini. Anche se in Cina prosegue la guerra alla chiesa cattolica. Sono lontani i tempi in cui gli anarco-comunisti spagnoli massacravano suore e preti durante la guerra civile spagnola. Due di loro, seguaci di don Orione – Ricardo Gil Barcelon e Antonio Arrué Peirò – trucidati a Valencia nel 1936 dalle milizie repubblicane, presto saranno innalzati agli onori degli altari. Come gli ottocento martiri di Otranto decapitati dai turchi nel 1480.