Dieci consigli da un ex balbuziente per un public speaking efficace.
Sappi cosa dire
1- Parla di quello che sai. Prepara una scaletta essenziale: mnemonica
o con foglietti per ogni punto che intendi affrontare
Ricorda che la partenza è la
chiave del successo …
2- Scegli gli occhi di un interlocutore fra la folla. Poi passerai agli
altri. Rendili protagonisti3- La prima frase per fare centro deve colpire il tuo bersaglio in modo semplice. Senza piaggeria
4- Calca i primi suoni. Come se li volessi inculcare nella fronte degli astanti.
… ma è la persistenza che lo
consolida
5- Usa la stessa cura con cui hai preparato la prima frase, per la
seconda, la terza e così via. Anche la terza merita la medaglia d’oro, non solo
il podio. L’ottava che dici non dev’essere una finalista, ma la frase vincente!
Impara che il tempo può essere
fermato …
6- Non avere fretta. Scandisci ogni singolo fonema. Arrampicati sulle
consonanti e stappa le vocali quando vuoi sottolineare un concetto. È come
usare il grassetto o il sottolineato quando scrivi.7- Le pause amplificano l’attesa. Creano suspense. Danno ritmo alla sincope. Mantieni, però, il contatto visivo e fisico con il tuo pubblico anche nei silenzi.
… ma il tempo dev’essere breve
per mantenere alta l’attenzione
8- Evita giri di parole. Non usare esempi se non indispensabili.
Ricorda che il soggetto non è chi parla ma chi ascolta, percepisci i suoi
segnali di stanchezza o peggio di insofferenza. Elimina gli avverbi, limita gli
aggettivi. Riduci all’essenziale le parole di ogni frase.
Conquista, dopo il tempo, lo
spazio: è vitale!
9- Occupa ogni angolo, anche il più remoto, dell’ambiente. Usa il
corpo, lo sguardo per portare non solo parole, ma empatia, per creare una
relazione fisica con chi ti ascolta. Interagisci con loro: domande retoriche,
ammiccamenti, ordini perentori. Decidi cosa, ma fallo.
Memorizza i punti focali della
comunicazione
10- Tu sei l’emittente, chi comunica, il destinatario del messaggio –
cosa vuoi dire – è il tuo pubblico. E siamo a tre. La parola, il linguaggio
paraverbale (il tono di voce, il timbro, il ritmo) e non verbale ossia quello
corporeo sono il canale attraverso il quale scorre il messaggio da te al
destinatario. Il quinto punto è il codice che scegli. Nel caso del discorso la
lingua: italiana se ti rivolgi ad un contesto nazionale, inglese o altra se
l’ambito è straniero. Per parlare la devi conoscere, per conoscerla ti
consiglio di leggere.http://www.ibs.it/code/9788868545451/sirigu-renato/balbuzie?-grazie-una.html
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