sabato 29 marzo 2014

WWF. UN LAMPO DI BUIO PER ACCENDERE LA SENSIBILITÀ VERSO LA TERRA


A Roma, alle 20,30 si spegnerà la facciata e la cupola di San Pietro! A Napoli resteranno al buio il maschio angioino e piazza Plebiscito. A Bologna il palazzo comunale in piazza Maggiore. A Genova non ci saranno le illuminazioni esterne dell’Acquario. A Milano, buio pesto al castello sforzesco e al Pirellone. A Venezia niente luci a Piazza San Marco. In Sicilia le tenebre avvolgeranno la Valle dei Templi.
Un black-out nazionale? Un attentato terroristico? Ma no! È l’ottava edizione dell’Ora della Terra, che vedrà spegnersi simbolicamente le luci per un’ora in ogni angolo del pianeta. Dalle isole Samoa (hanno cominciato alle 8.30 del mattino in Italia) e dopo il giro del pianeta, sino a Tahiti, 23 ore dopo. L’Ora della Terra, che l’anno scorso ha visto partecipare oltre 2 miliardi di persone in 7.000 città e 154 Paesi del mondo, è il più potente strumento mai creato per coinvolgere il mondo intero, a tutti i livelli della società, nel cambiamento di cui la vita sul pianeta e il nostro futuro hanno bisogno.
Centinaia gli eventi e le iniziative speciali sul web e nelle migliaia di città coinvolte in tutto il mondo. Vi saranno gli spegnimenti di simboli come: l’Empire State Building, il Tower Bridge, il castello di Edimburgo, la Porta di Brandeburgo, la Torre Eiffel, il Cremlino e la Piazza Rossa, il Ponte sul Bosforo, il Burj Khalifa il grattacielo più alto del mondo.
Tutti possono aderire spegnendo per un’ora la luce a casa, in ufficio, nei musei e segnalando la propria partecipazione sul sito dell’evento www.wwf.it/oradellaterra e postando le foto sulla pagina Facebook di WWF Italia, con l’indicazione del luogo.
Il cambiamento climatico evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti. Nel frattempo le azioni dei governi a livello nazionale e globale sono troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a repentaglio la natura e la civiltà umana” parola di WWF. Anche senza essere catastrofisti gli effetti dell’inquinamento e dei gas serra che ammorbano l’aria delle grandi città sono sotto gli occhi di tutti.
Ognuno di noi è parte del problema e allo stesso tempo della soluzione, a partire dalla riduzione delle emissioni di gas serra nelle abitudini quotidiane, fino allo stimolo verso i governi. Perché adottino politiche energetiche a favore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Ridurre le emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico significa anche intervenire sui nostri consumi di energia.

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