domenica 23 febbraio 2014

SCIENZA. UNA BRUTTA FOTOGRAFIA PER IL BEL PAESE

 
 
 
 
Aumenta fra gli italiani il consumo televisivo giornaliero (da 3,8 a 4,2 ore) Siamo al quinto posto tra i paesi Ocse. In Europa poco sopra di noi solo magiari, greci e turchi. Consoliamoci con il primato USA: gli americani si rincretiniscono per il doppio del nostro tempo davanti alla tv.
Nelle nostre università solo il 12% dei docenti ha meno di 40 anni. O i giovani sono tuti davanti alla tv o i vecchi non si schiodano neppure a cannonate. Siamo all’ultimo posto nella classifica dei 21 paesi (su 28) della UE che sono stati monitorati da Observa Science in Society. In Germania i prof under 40 sono il 49,2% in Olanda il 43,4 e a Cipro, addirittura, oltre la metà. Eppure, a fronte di un numero relativamente basso di ricercatori (4,3 ogni mille occupati, contro una media europea di 7), negli ultimi anni i ricercatori italiani hanno ottenuto risultati significativi sul piano della produttività scientifica. L’Italia conferma l’ottavo posto nel mondo per articoli pubblicati e il quarto in Europa per conseguimento di fondi finanziati dal programma quadro (2007-2012). 9.111 progetti accolti per un totale 2.758 milioni di euro.
A fronte di queste eccellenze, il 37% degli italiani tra i 16 e i 74 anni non ha mai usato un computer o internet. Sono tagliati completamente fuori dalle tecnologie digitali. Peggio di noi solo Romania, Bulgaria e Grecia, ci precedono anche Cipro, Polonia e Portogallo. In Svezia i tecnoesclusi sono il 3% in Norvegia il 4 e in Olanda e Finlandia il 5%. La media Ue è del 20%.
“A dispetto dei pregiudizi sull'analfabetismo degli italiani in ambito scientifico – spiega l'Annuario Scienza Tecnologia e Società 2014 di Observa – i dati evidenziano invece un livello di competenze in linea con le tendenze europee e peraltro in lieve crescita negli ultimi anni”.
Parliamone: ecco le tre domande “civetta” per capire le nostre competenze scientifiche: “Il sole è un pianeta”; “Gli antibiotici uccidono sia virus che batteri”; “Gli elettroni sono più piccoli degli atomi”: Nel 2013 il 60,3% ha risposto correttamente alla prima domanda e il 52,3% alle altre due. Nel 2007 le risposte giuste furono, rispettivamente: 50,6%, 43,9%, 38,3%. Forse maestre elementari e insegnanti di scienze delle medie dovrebbero farsi qualche domanda sulla loro efficacia.
 



Nessun commento:

Posta un commento