domenica 16 febbraio 2014

BENVENUTO MATTEO RENZI. SONO AFFARI TUOI, TI HANNO LASCIATO IL PACCO



Boldrini e Grasso potrebbero superare il Terrore di Robespierre con l’uso intensivo della ghigliottina nelle prossime settimane. Sono 478 i decreti legge in scadenza che il #governorenzi si troverà in eredità dai due precedenti.
Nemmeno il gabinetto Mussolini, che dopo la marcia su Roma e l’incarico extraparlamentare una legittimazione elettorale poi la trovò, faceva un ricorso così massiccio alla decretazione d’urgenza.
Almeno 50 di questi provvedimenti sono da considerare urgenti. Fra questi c’è il provvedimento per erogare la seconda tranche di 20 miliardi per i debiti dello stato verso le imprese. Entro meno di un mese l’Italia dovrà rispondere all’Unione per evitare la procedura di infrazione sui tempi di pagamento dei suoi debiti che devono essere ridotti a 30 giorni, contro l’attuale media di oltre 180. C’è da convertire anche il piano delle piccole opere che sbloccherebbe più di mille progetti che possono essere finanziati con i fondi UE 2007/14. I decreti sulla scuola in attesa sono una trentina, fra questi quello sull’apprendistato in 4^ e 5^ superiore. La semplificazione promessa da Zanonato per le piccole e medie imprese rischia di naufragare. Poi ancora sicurezza sul lavoro, sgravi fiscali sugli affitti e chi più ne ha più ne metta.

I governi voluti e scelti da Napolitano hanno prodotto questo. Ora il terzo miracolato si trova in eredità una serie di pacchi, che nemmeno ad Affari tuoi, su Rai Uno, si potevano immaginare.

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